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Un Chromebook nello zaino
Un progetto ambizioso! Per rendere effettiva la cura educativa, non si può prescindere dall'innovazione.
Istituto Farlottine (Bologna) intende riorganizzare la propria didattica, integrando le metodologie più tradizionali con l’uso stabile di strumenti digitali, come richiesto dalla DDI (Didattica Digitale Integrata). Dotando ogni bimbo e ragazzo, dalla scuola primaria alla scuola media, di un valido strumento digitale per svolgere le normali attività scolastiche: a scuola come a casa. Servono per tutti gli alunni dei dispositivi digitali agili, facili da trasportare, sicuri. Abbiamo individuato nei Chromebook, leggeri portatili di piccole dimensioni, la soluzione più versatile e ottimale: hanno aggiornamenti automatici, sicurezza multilivello, funzionano sul sistema Google e permettono l'uso della piattaforma G-Suite, che la nostra scuola ha adottato da svariati anni. La spesa totale raggiungerà i 43.000 €. Siamo grati a Fondazione Carisbo per aver apprezzato la nostra iniziativa e averci assegnato un finanziamento di 37.000 €. Ci mancano 6.000 € per realizzare il nostro obiettivo!
Dona anche tu, clicca sull'immagine, basta davvero poco!
IBAN presso BCC FELSINEA IT 12 U 08472 37072 040000040138
ISTITUTO FARLOTTINE SOCIETà COOPERATIVA SOCIALE (Bologna)
L’Istituto Farlottine ha assunto recentemente la forma giuridica di cooperativa sociale (ONLUS) e gestisce le tre strutture educative di via della Battaglia 10 (Sede San Domenico), via Toscana 148 (Sede Santa Caterina) e via Berengario 8 (Sede San Tommaso).
Tale forma giuridica consente a chi intende sostenerci di poterlo fare, sia attraverso la destinazione del cinque per mille (è sufficiente indicare in sede di dichiarazione dei redditi il codice fiscale dell’Istituto: 03081671202), sia attraverso l’elargizione di liberalità a favore della nostra scuola: in questo caso infatti il donatore può beneficiare delle agevolazioni previste per le offerte alle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) come previsto dal D.L. 35/2005 art. 14 c.1 o, in alternativa, dal T.U. del D.P.R. 917/86 art. 15.
La dote di Assunta
La Dote di Assunta
è un fondo messo a disposizione dall’Opera di San Domenico per i Figli della Divina Provvidenza a favore delle famiglie che sono interessate al percorso educativo che proponiamo ma che non hanno possibilità economiche.
Insieme alle famiglie desideriamo per i figli un’educazione che permetta loro di crescere fino a giungere alla piena autonomia, capaci di orientarsi in ogni circostanza della vita verso i beni che sono compatibili con la sete di Assoluto che abita nel cuore di ogni persona.
Chi lo desidera può sostenere il fondo de La Dote di Assunta versando la propria offerta:
ISTITUTO FARLOTTINE SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE (Bologna)
IBAN: IT12U0847237072040000040138
BCC FELSINEA
Le offerte sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi
(ai sensi delle normative sulle agevolazioni previste per le offerte alle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) come previsto dal D.L. 35/2005 art.14 c.1 o, in alternativa, dal T.U. del D.P.R. 917/86 art. 15).
Per saperne di più sulla figura di Assunta Viscardi clicca qui
“Dicono che la signorina Assunta Viscardi un giorno sarà fatta santa. (…) Io spero, un giorno, di vedere la maestrina in San Pietro: ma non le facciano, i pittori, l’aureola attorno al capo. Era una santa allegra, simpatica, portava un cappellino di panno marrone, da pochi soldi, e penso che quei raggi che dissolvono attorno alla testa non le piacerebbero, farebbero ridere Santa Assunta Viscardi, che correggeva compiti e abbracciava le prostitute disperate”.
(Enzo Biagi – Strenna 1947)
Un aiuto concreto e immediato
Per aiutare un bambino a costruirsi un futuro migliore.
Puoi contribuire alla “Dote” di Assunta, il fondo che viene messo a disposizione dei bambini in maggiori difficoltà affinché possano guardare al loro futuro con fiducia.
– Contributo percorso personalizzato | euro 3000 | – Contributo frequenza scolastica | euro 1000 | – Contributo servizio pomeridiano | euro 500 | – Contributo mensa per un mese | euro 150 |
Le donazioni alle Onlus sono deducibili dalle imposte sui redditi
I documenti del versamento (c.c. postale, ricevuta bancaria, copia dell´assegno bancario, estratto conto della carta di credito) sono validi ai fini fiscali.
Per i Privati
Art. 14 decreto legge n.35 del 14 marzo 2005: “Le liberalità in denaro (…) erogate da persone fisiche (…) in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale e di associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale (…), sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore nel limite del dieci per cento (10%) del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui.”
Per le Aziende
Art. 14 decreto legge n.35 del 14 marzo 2005: “Le liberalità in denaro o in natura erogate da (…) o da enti soggetti all´imposta sul reddito delle società in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale e di associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale (…), sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore nel limite del dieci per cento (10%) del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui. (…)”
Per i titolari di reddito d’impresa
“Resta ferma la facoltà di applicare le disposizioni di cui all’articolo 100, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi (…)”. (vecchia normativa) I riferimenti normativi relativi ai benefici fiscali per i donatori – privati e imprese – sono l´arti. 14 decreto legge n° 35 del 14 marzo 2005 e l´art.13 del D.Lgs.460/97 sugli enti non commerciali e Onlus.
“Oh! Come bello sarebbe lasciar fluire da noi inesausto rivo di carità: e non mai parlare, non mai chiedere.
Che tutto venisse cosi per impulso segreto, messo nei cuori da Dio; bello sarebbe non saper niente: ne’ benefattori, ne’ beneficati; annientare e annegare tutto nella gran luce di Dio: ma non si può. E talora, quanto più ripugna, più si deve fermarsi per chiamare a gran voce aiuto da chi ha denaro, mezzi, possibilità, cuore, insistere per averlo, perché il bisogno di chi non ha è sempre immenso, perché per lui vuole che lavoriamo il Signore e non per la nostra pietà, e non per il nostro cuore e il nostro amor proprio, ma per il Suo Cuore.
La carità è un amore che non esclude nessuno, una pazienza che non rigetta nessuno, un compatimento che tende il cuore, la mano, la simpatia, prima assai dell’obolo. La carità è sorriso,carezza, bacio, bontà. E’ soavità di fiore, palpito di fronda, tenerezza,indulgenza materna, perché siam fatti della stessa fragilità. La carità è anche dolore… dolore e preghiera che s´effonde davanti al Tabernacolo del Dio vivente. E noi che siamo in un’opera caritativa dobbiam sentirci talmente e solo “istrumenti”, talmente“servi inutili” da perdere ogni asprezza, ogni velleità d’orgoglio e di compiacenza, e solo, solo tremare di responsabilità ogni qualvolta Iddio ci adopra quali strumenti della Sua misericordiosa bontà”. (Assunta Viscardi – Strenna 1932)